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IL LABIRINTO

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Visite giornaliere 6 giorni su 7 escluso il lunedì

NOVEMBRE-MARZO DALLE 10.30 ALLE 15.30
(ULTIMA ENTRATA h 15.00)

APRILE-OTTOBRE DALLE 10.30 ALLE 16.00
(ULTIMA ENTRATA 15.30)

Visite con sistema di cartelloni esplicativi.

Ingresso € 5,00 a persona
Ridotto (over 65 e studenti)  € 4,00 a persona

Gratis sotto i 12 anni
Animali ammessi
Convenzione con carta unica

Per gruppi o richieste particolari inviare email

Un pò di Storia

Orvieto di antichissime origini, fra le città minori d’Italia è considerata un vero e proprio gioiello di cultura, storia, archeologia. Testimone e protagonista di un misterioso passato.

Situata sopra un masso di tufo conosciuto come “La Rupe” la cittadella fu patria della civiltà etrusca fin dal VIII secolo a.C. divenendo poi nel 265 a.C. parte integrante dello stato romano.

Gli Etruschi riuscirono a creare un vasto dominio organizzato unitariamente con alte manifestazioni di civile convivenza sociale e a svolgere un commercio ad ampio raggio al fine di controllare strade e valichi. Gli Etruschi, maestri d’idraulica, per garantire l’approvvigionamento idrico alle abitazione, alle botteghe e la distribuzione nelle varie aree sacre costruirono pozzi e cisterne; di cisterne se ne distinguono due tipi: con o senza intonaco.

Quelle prive di intonaco sono realizzate senza l’uso di alcun tipo di impermeabilizzante al loro interno, la loro costruzione è legata alla condizione geologica che il terreno nel quale vengono scavate sia impermeabile.

Il Labirinto, mappa e percorso

Il labirinto di Adriano si stende per una superficie di oltre 400 mq su più livelli sotterranei. E’ un luogo dove il visitatore può ammirare da vicino un vivido esempio di città sotterranea. Una rete di cunicoli e grotte tipiche del substrato storico ed archeologico di Orvieto, arricchita da una serie di sculture ed opere d’arte impresse nel tufo.

Presenta diversi ambienti ipogei particolari ed originali diversi tra loro per caratteristiche ed epoche storiche: si passa infatti da ambienti utilizzati in epoca moderna come cantine per lo stoccaggio del vino a stanze di epoca medievale utilizzate come pozzi e butti per gettare spazzatura.

Altri ambienti sono invece di epoca etrusca ed avevano funzione di stoccaggio del grano e raccolta di acqua piovana (cisterna). Ancora più suggestiva è la stanza che ospita una grotta dove è ancora visibile un fossile vegetale (probabilmente un albero) di rica 250.000 anni!

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