LA NOSTRA STORIA

Le Origini

Orvieto fu importante città etrusca, è in quest’epoca che questa civiltà inizia a sviluppare modelli sociali e modellare la rupe creando pozzi e cisterne per l’approvvigionamento dell’acqua. Ma è nel XII secolo che la città rafforzò la propria influenza politica e raggiunse l’apice dello splendore assumendo l’aspetto urbano che vediamo ancora oggi. In quell’arco di tempo s’innalza, per volere del popolo, quel mirabile scrigno di pregevoli opere d’arte che è il Duomo.

Durante l’Alto Medioevo, tuttavia, si ripropose il problema dell’approvvigionamento idrico. Per ragioni di igiene privata e pubblica venne codificato negli statuti del comune medioevale il divieto di gettare rifiuti nelle strade. Nascono i famosi “butti“, vani sotterranei di forma quasi sempre cubica, scavati agli angoli delle stanze o in corrispondenza dei muri perimetrali delle stesse. Venivano usati come immondezzai in cui vi si buttava ogni sorta di rifiuto domestico: ossa di animali, vasellame e vetri rotti, tegole, conci di tufo, calcinacci ecc… Alcuni piccoli pozzi e cisterne di epoca etrusca sono stati poi riadattati a butti.

Il susseguirsi di movimenti tellurici e la peste del 1348, determinarono la fine di pozzi e cisterne: l’imputridimento delle acque fu la causa definitiva della trasformazione dei contenitori idrici in butti.

La Scoperta

Oggi Orvieto è una città tranquilla che fra i vicoli e le pietre conserva intatta la sua antica cultura, la storia misteriosa del suo passato e ogni tanto, come un fervente amante, regala a chi l’ama testimonianze di tempo che fanno sognare studiosi e appassionati di antiche vestigia.

Fra il Duomo e il Pozzo di S. Patrizio (VIII sec. d.c.), Adriano Di Mario appassionato di archeologia, ha scoperto e ripristinato dopo tanti anni di scavi antichi camminamenti, pozzi silos, pozzi cisterne, pozzi butti.

Il visitatore, in viaggio verso Roma o verso Firenze o comunque attratto dalle opere d’arte e dalla storia di Orvieto ben volentieri visita un inedito lembo della città sotterranea.

La visita alle grotte, l’accoglienza con possibilità di degustazione dei prodotti lascerà ai visitatori un ricordo indelebile.

CHIUDI
CHIUDI